Casoncelli, funghi, polenta. In autunno la tradizione è di casa

I piatti della tradizione bergamasca, la frutta e la verdura di stagione arricchiscono il menù del San Michele.

Archiviamo l’estate e i suoi piatti. Spesso crudi, colorati, leggeri, ricchi di verdure fresche. L’autunno e le prime giornate fredde portano con sé nuove esigenze, per il corpo e per la mente. Abbiamo voglia di lasciarci avvolgere e coccolare, ci sentiamo stanchi, cerchiamo calore. Così la tavola si adegua, con piatti più nutrienti, zuppe, nuovi sapori, dolci sfiziosi ottenuti utilizzando in modo originale la frutta di stagione, dalle castagne ai cachi.

Al Ristopizza San Michele il menù varia, proponendo ai clienti, di settimana in settimana, qualche novità che lo Chef sapientemente tira fuori dal cilindro come lui solo sa fare. Ma accanto al nuovo c’è sempre la tradizione.

Perché sì, vuoi mettere un bel piatto di casoncelli da gustare in compagnia? Non casoncelli qualsiasi, sia chiaro. Il ristorante propone i “casonsei”, quelli cucinati alla bergamasca come da ricetta originale della tradizione.

Preparati con pasta fresca e ripieno di carne, i casoncelli erano nati in passato come piatto ideale per utilizzare gli avanzi delle carni suine e bovine. Negli anni sono cambiati il condimento e il ripieno, ma quelli proposti al San Michele sono proprio come gli originali.

L’autunno fa inevitabilmente venir voglia anche di polenta. Il Ristopizza propone ai clienti quella di Storo, prodotta dalla macinatura a pietra del mais nostrano di Storo. Ma anche la sempre deliziosa taragna, da gustare con dell’ottima carne o con i porcini.

Già, i funghi. Che da soli meriterebbero un intero articolo. Si possono cucinare in tanti modi, si prestano a buonissimi accostamenti nel dar vita a piatti dal sapore intramontabile. A cominciare dal risotto ai funghi, sul quale lo Chef Stefano del Ristopizza San Michele adagia una pallina di gelato al parmigiano che è una vera goduria da lasciar sciogliere in bocca.

E poi non si dimentichi il bere. Un buon calice di vino rosso, di quello buono, ad accompagnare e valorizzare i piatti in menù, o un bianco fruttato, o le bollicine con le quali brindare a un lieto evento.

Bello l’autunno, che spalanca i palati verso il gusto, accoglie i piatti corposi, invita alle cene calde da trascorrere con gli amici e la famiglia.