La Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia

Il 20 novembre, in tutto il mondo, un’occasione per dedicare ai più piccoli qualche attenzione in più.

Novembre è il mese dei bambini. In realtà, va detto, ogni giorno sarebbe una festa da dedicar loro. Per i sorrisi che regalano, per la spontaneità e la voglia di vivere che sanno trasmettere anche agli adulti più scontrosi. Ma il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e l’occasione diventa allora ideale per dedicare ai bambini qualche riflessione e tante attenzioni in più.

La ricorrenza vuole ricordare una doppia conquista: il giorno in cui, nel 1959, l’ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, e quello nel quale, nel 1989, venne siglata la Convenzione sui diritti del fanciullo. Si tratta di un documento importantissimo, che sancisce diritti imprescindibili che ogni bambino deve avere. Dal diritto alla famiglia a quello allo studio, dal diritto alla salute fino a quello al gioco.

Considerando che anche noi del San Michele vogliamo dare il nostro piccolo contributo a diffondere il più possibile il messaggio, vi invitiamo la prossima settimana a dedicare qualche attenzione particolare ai vostri bambini. Come? Regalando loro qualche ora in più del vostro tempo, che sì, è vero, è sempre poco e a incastro tra mille impegni. Ma nulla è impossibile. Magari spegnendo il cellulare la sera una volta giunti a casa e proponendo loro un gioco da fare insieme, con tutta la famiglia riunita. Magari sorprendendoli, andandoli a prendere a scuola, organizzando una merenda tra amici.

O portandoli al ristopizza San Michele, meglio ancora se il lunedì sera, quando i bambini non pagano. Ma anche in una qualsiasi altra serata, nella quale i più piccoli potranno gustare sempre un fantastico menù bambini pensato appositamente per loro. Pizza, pasta, gnocchi, paillard di lonzino alla griglia, bastoncini di pollo, patatine fritte. Ce n’è per tutti i gusti, e per finire in bellezza il trinchetto è offerto dal noi del ristorante. C’è anche lo spazio giochi, nel quale divertirsi conoscendo altri bambini e cimentandosi con giochi d’ogni tipo.

Quel che conta è che, almeno per un giorno, almeno per una sera, le esigenze dei bambini siano al centro delle attenzioni dei genitori. Perché si comincia da ciò che abbiamo di più vicino e caro a noi per poi imparare a guardare lontano. Si comincia dai nostri figli, che spesso non siamo capaci di ascoltare in profondità. Poi si amplia lo sguardo. Lo si apre al mondo. Si prova a guardare in faccia ciò che è difficile vedere, i bambini che hanno tanti sogni e pochissimi diritti, quelli per i quali la vita è una conquista quotidiana, quelli che vivono tra violenze e discriminazioni.

Siamo fortunati, i nostri ragazzi sono fortunati, eppure non ci pensiamo mai abbastanza. E a volte basta una data, una ricorrenza, per ricordarci di dar valore a ciò che di più prezioso abbiamo accanto.